La mia esperienza con Workaway: 3 mesi tra Inghilterra e Scozia

Workaway: come funziona e quale è stata la mia prima esperienza

La mia esperienza con Workaway inizia nel gennaio 2018 quando decido di partire per l’Inghilterra dove una famiglia mi ospiterà per circa 3 mesi. Scopri come funziona Workaway e leggi della mia prima esperienza con questo portale di volontariato!

Cos’è Workaway?

Workaway è un portale on-line che facilita l’incontro tra host e viaggiatori. Gli host sono coloro che decidono di ospitare i volontari, possono essere aziende, famiglie, ostelli, fattorie, hotel o semplicemente persone che hanno bisogno di aiuto per determinati lavori e un specifico periodo di tempo.

I viaggiatori che desiderano soggiornare in una località risparmiando su vitto e alloggio possono chiedere ospitalità agli host in cambio di alcune ore di lavoro al giorno per 5 o 6 giorni alla settimana. Per usufruire del servizio di Workaway devi ovviamente registrarti, si tratta di un servizio a pagamento il cui costo varia in base al profilo. L’iscrizione ha validità un anno.

Una volta effettuata l’iscrizione su Workaway devi creare il tuo profilo cercando di renderlo interessante per la tipologia di host che stai cercando. Un ostello chiede che il volontario abbia caratteristiche diverse da quelle di cui necessita una famiglia con bambini. Una volta creato il profilo, non ti resta che cercare possibili host. Crea una bella lettera personalizzata per ogni host e contattali proponendoti per la mansione ricercata. Una volta trovato un ospite disponibile accordati in merito a ore di lavoro e mansioni in modo tale che non vi siano disguidi durante il soggiorno.

Infine, non dimenticare che ogni stato ha le sue regole in fatto di volontariato, assicurazione medica, patente di guida, visto e vaccinazioni. Prima di proporti come volontario assicurati di avere tutti i documenti in regola per poter partire.

La mia esperienza con Workaway - volontariato

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La mia esperienza con Workaway

Prima di decidere di iscrivermi avevo dato un’occhiata ad alcuni profili per capire se fosse fattibile per me partire e fare ciò che desideravo. La mia idea iniziale era quella di andare in Scozia o quanto meno di restare in una città abbastanza grande da riuscire a muovermi in autonomia senza auto.

Così non è stato. Sono riuscita a trovare una famiglia disposta a ospitarmi nella campagna del Norfolk, mettevano a mia disposizione una camera privata con bagno e l’auto. I miei compiti erano piuttosto semplici: pulire, fare da mangiare, andare a fare la spesa e portare i bambini a scuola.

Durante i circa 3 mesi di soggiorno ho avuto modo di visitare in giornata Norwich, King’s Lynn, Cambridge, Ely, Peterborough, Londra, Lincoln, l’Imperial War Museum Duxford, Sandringham.
Sono andata al cinema, al mare, ho visitato castelli in rovina, negozi di cappelli e visto cerbiatti saltellare tranquillamente in giardino.

12 giorni tra Scozia e Northumberland

Ad aprile 2018 sono partita per 12 giorni in Scozia in solitaria. Da Peterborough ho preso il treno in direzione Edimburgo. La capitale della Scozia è stata la base per alcune gite in giornata in bus.

Per i tour in giornata mi sono affidata alla compagnia Rabbie’s Tour, i bus sono da 16 posti e le guide hanno la libertà di personalizzare le spiegazioni come meglio credono. Da Edimburgo ho effettuato 3 tour: quello per il Vallo di Adriano, uno per il Castello Alnwick e quello del Parco Nazionale di Loch Lomond e Castello di Stirling.

Da Edimburgo sono andata in autobus fino a Inverness dove ho visitato la capitale delle Highlands in mezza giornata piovosa e fatto altri due tour in giornata: Isola di Skye Castello di Eilean Donan per primo e successivamente la gita attorno a Loch Ness con visita al Castello di Urquhart.

Finite le escursioni da Inverness mi sono diretta in autobus a Glasgow. Frenetica città universitaria dove palazzi storici vengono affiancati da alti e moderni grattacieli. Di Glasgow ho apprezzato la Cattedrale con annesso cimitero, il museo Kelvingrove, l’università e i murales.

A Glasgow mi sono fermata solamente un paio di giorni e ammetto di non essermela goduta molto in quanto la prima parte del viaggio era stata particolarmente intensa!

Da Glasgow sono tornata a Edimburgo per un ultimo giro della città. Nella capitale della Scozia ho visitato il famoso castello, i sotterranei della città, il Museo Nazionale Scozzese e la National Gallery of Scotland. Sono salita su Calton Hill, visitato il cimitero Greyfriars Kirkyard e l’Old Calton Cemetery e ammirato lo Scott Monument.

La mia esperienza con Workaway: lo rifarei?

Vivere in un piccolo paese di campagna e ritrovarsi bloccati perché non si può utilizzare l’auto per motivi assicurativi non è stato decisamente piacevole. Tutto sommato la mia esperienza è stata positiva perché non ho lavorato tanto e ho imparato molte cose vivendo in famiglia.

Se dovessi rifare l’esperienza cercherei di trovare ospitalità presso un host che vive in una grande città anche se sono ovviamente i più gettonati.
Sono convinta che ogni esperienza sia diversa e strettamente personale, per me era la prima volta così come per la famiglia che mi ospitava.

A tutti coloro che desiderano provare l’esperienza con Workaway o altri portali simili consiglio di cercare host in linea con le proprie esigenze e di leggere le recensioni lasciate da altri viaggiatori. Parlare chiaramente e sinceramente con gli host a cui ci si propone è importante per evitare spiacevoli sorprese e delusioni.

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